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A scuola si puo', 23 Maggio 2017 alle 14:35:01

'Repetita iuvant, sed scocciant'


Belinda Mariani

"Repetita iuvant, sed scocciant" così diceva ironicamente il mio prof di italiano ai tempi delle superiori. Peccato lo dicesse quando qualcuna di noi (future maestre) non aveva capito una spiegazione...io oggi la vorrei usare riguardo ai compiti a casa.


Anche su questo argomento stanno fiorendo partiti e movimenti sui pro e sui contro e ahimè, spesso, ne parlano i non addetti ai lavori, un po' come quando ci sono i mondiali di calcio e tutti all'improvviso diventano allenatori. I compiti vanno dati, non è morto mai nessuno di studio! Dicono gli uni. Abbasso i compiti e chi li dà! Replicano gli altri.


La verità non stai mai da una parte sola, certo è che qualcosa sta cambiando e bisogna prenderne atto.
Mi trovo nella duplice veste di insegnante e mamma e non saprei dire da quale di questi due ruoli nasca la mia personale opinione.


Non credo nei compiti così come sono assegnati oggi nella maggior parte delle scuole, mi riferisco alla primaria e alla secondaria di primo grado. Credo che debbano essere:
- fattibili: misurati cioè sulle reali capacità dello studente in modo che possa eseguirli in completa autonomia. Quindi anche differenziati nel caso di alunni con disturbi specifici di apprendimento.
- brevi: i bambini e gli adolescenti hanno diritto al loro tempo come tutti. Pensate che nelle scuole a tempo pieno molto spesso vengono dati i compiti anche durante la settimana, dopo otto ore di lezione, un'ora di catechismo, una di cinese...
- creativi, o autentici, come si dice oggi: occorre manipolare le informazioni, i concetti di ciò che si è appreso a scuola. Gli studenti devono poter verificare subito da soli ciò che hanno imparato.


Ma lo sapete che i compiti si possono fare anche a scuola ? Avete mai sentito parlare di Flipped Classroom? La classe capovolta...a casa si esplora un argomento tramite letture o video predisposti dai prof, a scuola si fanno i compiti, meglio ancora se in piccoli gruppi, così che l'insegnante possa intervenire sui processi di apprendimento perché finalmente riesce a vedere gli studenti al lavoro che si confrontano e costruiscono qualcosa insieme.


E' un metodo che moltissimi insegnanti stanno adottando, soprattutto nella scuola secondaria. Io lo uso anche con i miei alunni i terza elementare con la variante che i video e letture le facciamo a scuola e poi subito dopo tutti al lavoro con i compiti!


L'alternativa è continuare a spiegare in classe, frontalmente, dare un tot di pagine da studiare a casa e verificare che i compiti siano stati fatti con un bel (o brutto voto). Ecco repetita iuvant sed scocciant...


 


 

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