
A scuola si puo', 13 Marzo 2017 alle 08:00:58
I BAMBINI E L'AUTOEFFICACIA
CONSIGLI PER I COMPITI A CASA
BELINDA MARIANI

Per i bambini con dsa (disturbo specifico di apprendimento) spesso è molto complicato affrontare i compiti pomeridiani. E spesso lo è anche per i genitori... Come possiamo aiutarli?
L'aiuto più grande che possiamo fornire loro è quello di renderli autonomi nello studio. Provare il senso di autoefficacia è fondamentale per affrontare in generale la vita quotidiana, cioè sapere che con le proprie forze e i propri strumenti possiamo raggiungere degli obiettivi.
Proverò a dare di seguito alcuni consigli per limitare lo stress dei lunghi pomeriggi o delle lunghe serate passate a terminare i compiti. Sono suggerimenti che in realtà valgono per tutti, per studenti con dsa e studenti "normali" (marcirò all'inferno per aver scritto quet'ultima parola).
• Innanzitutto è importante avere uno spazio riservato allo studio, sia esso una scrivania in camera o il tavolo della cucina. Possibilmente uno spazio silenzioso, privo di elementi di disturbo: cellulare, televisione, altri familiari che parlano. Sono queste due condizioni che ci consentono di concentrarci meglio. Io stessa devo rinchiudermi in camera e vietare a chiunque di entrare per poter scrivere quest'articolo...e sono adulta nonché insegnante (forse dislessica...).
• Programmare insieme i compiti: vedere insieme al bambino quali sono i compiti settimanali e il tempo da dedicare ad essi. Questo gli consentirà di individuare i giorni più faticosi perché "pieni di compiti" e quindi di anticipare lo studio di qualcosa nel giorno in cui ne ha di meno.
• Fare una scaletta dei compiti: dal più facile al più difficile. Per alcuni è meglio affrontare quelli più facili, per altri "togliersi" quelli difficili all'inizio. Questo è da valutare insieme. Credo che in generale più si sperimenta il successo, più si accresce il senso di autoefficacia: si è più disposti cioè ad affrontare situazioni con un grado di complessità crescente.
• Fare una pausa tra un compito e l'altro di dieci minuti, ricordando che i bambini con dsa si stancano più facilmente. Liberare la mente per un po' e poi riprendere a studiare avendo la consapevolezza di quanto ho già fatto e quanto ancora mi manca da studiare.
Un'ultima cosa. A volte i vostri figli avranno da leggere, un libro nel mese, una storia per la settimana successiva. Ecco, non esiste suggerimento per aiutare un dislessico in questo compito: quando leggere è difficile non c'è storia che tenga, odierò leggere.
Ma noi dobbiamo far sì che continui ad amare le storie. E come? Leggete loro sempre, parlate loro di libri. Ci sono tantissimi audiolibri con voci di attori meravigliose (La storia di Ulisse di Giulio Scarpati è fantastica), siti internet con file audio (Ad alta voce di Radio Tre ad esempio). Cercate di fargli amare le storie... che donano ricchezza d'animo
BELINDA MARIANI