Il presidente del Perugia si è espresso chiaramente riguardo al decreto Conte che ha chiuso scuole, università e stadi fino al 3 aprile per l'emergenza del virus covid-19.

Priorità alla salute, ma dopo? Il dubbio che Santopadre ha espresso per niente velatamente non è riguardo all'affrontare l'emergenza, bensì è proiettato al post. Il presidente del Perugia si è detto

assolutamente d'accordo con la decisione di far giocare i campionati a porte chiuse, ma ha poi subitaneamente fatto riferimento alle gravi perdite che il Perugia calcio, così come altre società, subiranno in seguito a questa situazione. E proprio in questi giorni il Perugia calcio ha rilasciato un comunicato ufficiale che si può leggere qui: www.perugiatoday.it/sport/coronavirus-decreto-gazzetta-ufficiale-governo-perugia-calcio-appello-santopadre-danni-economici-figc-serie-b.html in cui la società esprime la forte preoccupazione che riguarda Massimiliano Santopadre, ma in generale tutti i presidenti delle squadre di calcio, e tutti i "doppi imprenditori", costretti, quindi, a affrontare un doppio problema. Gestire l'assenza dell'introito del botteghino del Curi per tutto il mese di marzo e le possibili perdite dovute alla diminuzione di movimentazione di merci e persone in Europa con il suo marchio https://www2.frankiegarage.it/, sono dunque le principali preoccupazioni dell'imprenditore, ma non solo. Il timore per il "grifone" ricade anche sul rettangolo verde. In questo marzo di emergenza, infatti, il Perugia si troverà ad affrontare gare importanti senza il sostegno del proprio pubblico, in particolare contro il Crotone il 22 marzo, squadra che secondo addetti ai lavori, esperti e news del settore scommesse, consultabili presso https://extra.bet365.it/news/it/Calcio/Serie-B/perugia-ed-empoli-si-sfidano-nel-posticipo, è da includere assolutamente fra le favorite alla qualificazione ai play-off, che rappresentano l'obiettivo minimo anche per il Perugia di Serse Cosmi. Santopadre, sempre all'interno del comunicato pubblicato dal Perugia il 3 marzo, ha anche fatto riferimento ad una possibile sospensione dei contributi da garantire alla Lega e la deroga di alcune scadenze, il tutto andrà, ovviamente discusso e ridiscusso in sedi appropriate con il presidente di Lega Serie B, Balata.

Momento delicato su tutti i fronti in casa Perugia. Le cose in casa Perugia vanno di "male in peggio": oltre alle tensioni delle scorse settimane fra la tifoseria, la società e il tecnico, culminate con uno striscione esposto dalla Curva Nord che riprendeva in maniera ironica le parole di Serse Cosmi, si è passati per la strigliata di Santopadre alla squadra, in uno sfogo pubblico che aveva un sapore di profonda insoddisfazione. Ora l'emergenza che ha colpito tutta Italia, potrebbe definitivamente mettere in ginocchio un ambiente già fragile, quello del Perugia, che avrebbe un bisogno enorme di ritrovarsi, soprattutto in casa davanti al proprio pubblico. Nella peggiore delle ipotesi, se non dovesse rientrare l'allarme del covid-19, le giornate a porte chiuse potrebbero allungarsi fino ad aprile, dove il Perugia incontrerà il Pordenone lanciatissimo al Curi, altra occasione per trovare punti, entusiasmo e sicurezza in vista del rush finale che porta ai play-off che si disputeranno a fine maggio come riporta www.calcioefinanza.it/2020/02/14/date-playoff-e-playout-serie-b/. Non che ci sia un "buon" momento per un'emergenza sanitaria, ma questo, per i colori biancorossi appare nettamente il meno indicato, la crisi tecnica è accompagnata da una forte discordia fra lo zoccolo duro della tifoseria e la squadra, se a questo dovesse aggiungersi una difficoltà economica per le casse e il bilancio del Perugia, quanto di buono fatto da Santopadre negli ultimi cinque anni potrebbe svanire nel nulla.

L'appello di Santopadre ci è sembrato indirizzato proprio in quest'ottica: salvaguardare il lavoro frutto di una pianificazione manageriale e tecnica di ottimo livello, con i bilanci del Perugia sempre ai primi posti della Serie B.